Riassunto contenuti

Landing Page, Keyword e SERP

Nell’era digitale, la presenza online è fondamentale per qualsiasi azienda. Una componente chiave di questa presenza è la landing page: una singola pagina web creata specificamente per una campagna pubblicitaria o per posizionare determinate parole chiave o frasi di ricerca (long tail). Come si equilibra la necessità di ottimizzare queste pagine per i motori di ricerca (SEO) senza cadere nella trappola della pubblicità ingannevole? La differenza tra queste due strategie e come evitare di confonderle è essenziale per non incorrere in spiacevoli contrattempi che possono portare anche a sanzioni devastanti.

Posizionare Keyword nella SERP

Le keyword posizionate si riferiscono alle parole o frasi chiave che vengono selezionate per ottimizzare il posizionamento di un sito web sui motori di ricerca, quale è Google. Queste parole chiave sono essenziali per garantire che il sito web appaia nelle SERP (Search Engine Results Pages) quando gli utenti cercano termini pertinenti. L’obiettivo principale dell’utilizzo delle keyword è quello di migliorare la visibilità del sito web in modo da attrarre traffico organico. Questo traffico, se ben mirato, può portare a conversioni più elevate e a un ROI (Return On Investment) maggiore per le aziende nel momento in cui decidessero di attivare una campagna promozionale. La scelta accurata delle “keyword rilevanti” per il proprio settore, o argomento specifico, può aiutare efficacemente a raggiungere un pubblico target interessato ai prodotti o servizi offerti dall’azienda. Le strategie SEO (Search Engine Optimization) sono per questo motivo utilizzate per posizionare le migliori keyword da utilizzare e portare traffico verso i contenuti specifici del sito web.

Pubblicità Ingannevole

La pubblicità ingannevole si riferisce a pratiche promozionali che possono indurre in errore i consumatori riguardo a determinati prodotti, servizi o informazioni fornite dall’annuncio (o dalla landing page). Queste pratiche possono includere:

• false dichiarazioni,
• esagerazioni fuorvianti,
• omissione di informazioni importanti
• presentazione fuorviante dei fatti.

Queste tattiche non solo danneggiano la reputazione di un’azienda, ma possono anche portare a sanzioni legali. Le pratiche commerciali ingannevoli sono generalmente considerate una pratica scorretta ed è vietata dalla legge per proteggere i consumatori da informazioni fuorvianti o false promesse. Le autorità di regolamentazione, come le agenzie governative o gli organismi di autoregolamentazione dell’industria pubblicitaria, possono monitorare e sanzionare le pratiche pubblicitarie ingannevoli al fine di garantire la veridicità delle informazioni fornite ai consumatori.

Approfondimento: Scrivere Contenuti per il Web

Esperienza vissuta tra SEO e informazione fuorviante

Recentemente, cercando online “Noleggio auto mensile a Verona“, sono stato indirizzato verso una landing page che promuoveva il noleggio a Verona. Ho verificato il prezzo proposto e decisi di proseguire per l’avvio delle pratiche commerciali.

Dopo essermi registrato, inviato tutta la documentazione necessaria e fatto il primo versamento di caparra (pari a 1 mese di noleggio) la gentile signorina al telefono mi comunica che l’auto l’avrei dovuta ritirare a Milano.

Ho immediatamente fatto notare che sul sito mi si diceva il contrario: l’auto era disponibile a Verona. La mia interlocutrice mi ripassa il commerciale di riferimento al quale faccio notare la cosa mandano anche lo screen shot della landing page (e la url di riferimento). Ho anche avvisato che si trattava di informazione ingannevole e in quel momento mi sentivo usurpato della mia fiducia. L’ho anche informato che sicuramente si trattava di qualche agenzia SEO che, per posizionare le keyword, aveva oltrepassato il limite della legalità.

Ora, io mi domando: ma possibile che questi pseudo professionisti cadano in queste banalità che possono mettere in seria difficoltà l’azienda? Ho avvisato il commerciale che la mia non era una minaccia ma un vero e proprio avviso di rivedere tutta la loro politica SEO. Ho anche chiesto di annullare la mia pratica e di accreditare la mia caparra, cosa avvenuta nel giro di 5 minuti di orologio.

Le keyword posizionate e l’informazione ingannevole sono due concetti opposti nel contesto del marketing online. Non conoscere questa la differenza è molto pericoloso per entrambi i soggetti: per chi costruisce la SEO e per chi commissiona la SEO.

Se siete Professionisti SEO: verificate quanto state per progettare e chiedete aiuto ad un legale se non avete la benché minima conoscenza del Codice a Consumo o delle leggi vigenti. Mi occupo di e-commerce e come per la SEO ci sono regole che devono essere rispettate e condivise. Sono certificato AICEL per tutelare chi deve realizzare un e-commerce o una strategia SEO.

Se siete Aziende: verificate molto bene con quali contenuti vi hanno posizionato perché le sanzioni per informazioni ingannevoli possono essere molto pesanti. Non sempre trovate uno come me che ha capito cosa sia accaduto ed avendo conoscenza sia della legislazione sia delle modalità di posizionamento dei contenuti ha ritenuto opportuno mettere in sicurezza l’azienda.

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