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E-Commerce: non è gioco d’azzardo
Mi è capitato proprio oggi di imbattermi in un post su Facebook di Cosimo Erede, un conoscente il quale, con molta cognizione di causa, sosteneva che la maggior parte degli e-commerce viene dismessa nel giro di qualche anno (di solito al massimo 3) per mancanza di guadagno e di una corretta gestione.
La sua citazione è questa:
“Ti faccio il sito di ecommerce.
Questa frase qua, pronunciata da web agency e relative uebbàggensi di mio cuggino, ha creato nel tempo una cultura della vendita online assolutamente fuori dal mondo.
7,5 ecommerce su 10 nel giro di due anni chiudono baracca e burattini. I rimanenti 2,5 sono realizzati con una opportuna pianificazione strategica a monte.
E le web agency non sanno cosa sia la pianificazione strategica. Pensateci, imprenditori, quando arriva il fatidico momento del “dobbiamo vendere online, lo fanno tutti“.
L’e-commerce è un’impresa
Grazie al cielo (e forse anche a me) ho costruito nel corso dei miei 20 anni di avventura sul web solo 5 e-commerce. Il più vecchio ha più o meno 25 anni, il più giovane ne ha 8. Oggi ne prendo in gestione un altro che dovrò però rivoluzionare.
Nessuno di questi ha chiuso, il primo è diventato indipendente ed oggi vanta 15 punti vendita nel Triveneto più due in Austria ed è uno dei negozi sportivi più qualitativi del Nord Italia. Non è più di mia gestione: io gli ho dato il “là” e poi hanno iniziato a camminare con le proprie gambe anche se tutt’ora sono consapevoli dell’importante e coraggioso passo fatto a quel tempo.
Se fossi rimasto una uebbàggensi probabilmente in vent’anni ne avrei fatti 100 di e-commerce ma con la stessa probabilità ne sarebbero morti il 90%. Non sostengo che tutte le web agency sono incapaci, lungi da me nell’affermare questo; sostengo semplicemente il fatto che per poter iniziare un percorso di vendita on line, non servono semplicemente dei grafici e dei programmatori ma un team di professionisti preparati, con una sensibilità sempre più rivolta alla capacità di percepire i modi con cui le persone si comportano all’interno della Rete.
Poniamo il caso di due negozi in due città diverse ma che vendono stesse le cose: se pensate che il modo di vendita sia simile, provate ad osservarli nei loro rispettivi negozi fatti di mattoni. Se non si tratta di un franchising, le due strutture saranno tipicamente diverse in base a località, posizione, personalità del titolare, esposizione dei prodotti, tipologia di offerte e modo di comunicare con il proprio pubblico.
Perché dovrebbe essere sostenibile il fatto che on line le cose siano diverse?
Ciò che è “personal branding” per noi stessi lo diventerà altrettanto per la struttura e-commerce che vorremmo realizzare.
CHI serve per fare un e-commerce?
Per fare un e-commerce, oggi, sono necessarie figure professionali di alto livello. La vendita on line così come il web in generale, si sa, funziona utilizzando un solo senso, la vista, ed attraverso tale senso si rende necessario far provare sensazioni uniche e intense al visitatore: credete quindi che un buon programma di e-commerce sia sufficiente?
Vi elenco alcune delle figure necessarie per realizzare una buona struttura di e-commerce:
– un buon fotografo per realizzare immagini di qualità (in caso di vendita di prodotti)
– uno specialista in neuro marketing per intercettare, esaltare e comunicare le caratteristiche dei vostri prodotti
– un seo-copywriter per la stesura dei testi sia in funzione del prodotto sia in ambito SEO
– uno specialista analisi del traffico in grado di leggere i dati dei tools di tracciamento e di Google Analytics (Google Analytics avanzato, non il codice standard di GA)
– un social media manager che sappia distribuire i contenuti nei Social più adeguati e nelle modalità più consone agli stessi
– un copy per scrivere contenuti di sostegno al progetto
– un programmatore web Asp.net aperto ai consigli degli specialisti della User Experience
– un programmatore web con conoscenze in grafica aperto ai consigli degli specialisti Ux
– un web designer creativo ed aperto ai consigli degli specialisti della User Experience
– un Web Marketing Manager che indichi un obiettivo, una strategia, una tattica e sviluppi, prima di partire con l’e-commerce, un progetto a medio-lungo termine
– uno specialista SEO che guidi il mezzo all’interno dei motori sulle coordinate del Web Marketing Manager
Ho elencato 10 figure professionali indipendenti e uniche nel loro modo di lavorare, tutte unite e interconnesse tra loro. Non sono tutti miei collaboratori ma li ritengo tutti degli incredibili professionisti: cercateli on line e ve lo dimostreranno.
L’e-commerce nasce da una squadra! Il fotografo deve scattare in funzione delle direttive degli specialisti del neuro marketing e del web marketing; idem il copy che scriverà in funzione delle direttive del web marketer e del seo-copy, oltre che dare un occhio alle direttive dello specialista SEO su report dell’analista.
Per far decollare un aereo da una portaerei non serve solo una pilota ma un team perfettamente unito e rodato per non commettere nemmeno il più piccolo errore che in quel caso potrebbe essere fatale. Lo stesso vale per un progetto e-commerce.
Non sono molte le web agency che riescono mettere in campo persone di questo calibro, soprattutto perché non esiste ancora un’educazione nel campo dell’e-commerce da parte degli imprenditori che ancora ritengono possibile realizzare un negozio on line di successo spendendo 3-4.000 euro con risultati dall’oggi al domani. Di contro, esistono ancora dei presunti professionisti che promettono mari e monti, riempiendosi la bocca di termini inglesi, ma di fatto non avendo la benché minima idea di cosa significhi avviare un’impresa on line. I cuggini sono il male! Sono gli stessi che convincono gli imprenditori che il web non funziona!
Ma “il web”… funziona?
Il web funziona eccome: in alcuni test effettuati per dimostrare al cliente che, se fatto bene, l’e-commerce genera ROI, ho dimostrato che con 30-50€ di investimento è stata raccolta una vendita per 1.300€ – Ora dimostratemi quale altro mezzo vi permette un ROI simile!
Dimostratemi anche che un imprenditore non è disposto ad investire se gli portate risultati concreti.
Non voglio più far parte di agenzie o gruppi che vendono progetti a pacchetto, o simili. Ho una certa esperienza che mi sono costruito attraverso lo studio, gli esperimenti, i test, i fallimenti ed i successi. Oggi sono ancora in prima linea, a studiare per imparare a capire “cosa si fa“ e non per copiare il “come si fa”.
Investo parecchie migliaia di euro in formazione perché la ritengo la sola ed unica via che ci permette di crescere, ma nel frattempo ho iniziato a tenere qualche corso per piccoli imprenditori per condividere ciò che conosco e dare loro la possibilità di capire ed entrare in questo meraviglioso mondo che è la Rete e l’e-commerce. L’imprenditore ha bisogno di concretezza, di sfide che lo portino a nuovi mondi dove lui possa esprimere tutto il suo potenziale. Non ha paura di investire ma non ha bisogno di fuffologi e di effetti speciali.
Questo è ciò che voglio dare, e dire, ad un imprenditore o un’imprenditrice, secondo la mia esperienza e liberandomi da vincoli dettati da regole di agenzia, da budget da raggiungere. Per poter fare bene questo lavoro ho scelto di “camminare” da solo, circondato solo da persone di mia fiducia, dimostrando che il web e l’e-commerce sono un mercato in attivo.